Obiettivi
(a seconda della soluzione scelta dal partecipante al LAB)
Iscrizioni e richieste di informazioni
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Destinatari
Modalità di partecipazione
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Argomenti
Il LAB è distinto in 12 lezioni (della durata complessiva di circa 8 ore, suddivise in 4 sessioni da due ore ciascuna); in particolare:
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- Lezione 6 - Processo di risk management e obblighi di cui all'art. 2086, comma 2, codice civile
- Lezione 7 - Step 1: mappa delle attività aziendali (con specificazione degli owner dei processi/attività e dei presidi di controllo/procedure)
- Lezione 8 - Step 2: definizione dei risk criteria (per valutazioni del rischio inerente e del rischio residuo)
- Lezione 9 - Step 3: valutazione dell'adozione di una apposita procedura sul "Risk assessment 231" (eventualmente, da inserire in una "Business Risk Policy")
- Lezione 10 - Step 4: interviste con gli attori aziendali ai fini del "risk assessment 231" (con utilizzo del Tool dedicato)
- Lezione 11 - Step 5: mappa dei "rischi 231" (rischio inerente - rischio residuo) - Utilizzo del "Tool risk assessment 231"
- Lezione 12 - Step 6: miglioramento continuo dei protocolli - Utilizzo del "Tool risk assessment 231"
Introduzione agli argomenti, con Focus sulle indicazioni delle "Linee guida per la costruzione del modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi dell'art. 6, Decreto legislativo 8 giugno 2001, n. 231" (versione giugno 2021)
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In generale: le "Linee guida 231" di Confindustria
L'art. 6, comma 3, D.Lgs. n. 231/2001, prevede che: <<I modelli di organizzazione e di gestione possono essere adottati, garantendo le esigenze di cui al comma 2, sulla base di codici di comportamento redatti dalle associazioni rappresentative degli enti, comunicati al Ministero della giustizia che, di concerto con i Ministeri competenti, può formulare, entro trenta giorni, osservazioni sulla idoneità dei modelli a prevenire i reati.>> Il principale "codice di comportamento" è costituito dalle "Linee Guida per la costruzione dei modelli di organizzazione, gestione e controllo" di Confindustria, la cui ultima versione risale a giugno 2021 (c.d. "Linee guida 231). |
L'individuazione dei rischi e protocolli: art, 6, D.Lgs. n. 231/2001 e Linee guida 231
Le lettere a) e b) dell'art. 6, D.Lgs. n. 231/2001 <<si riferiscono espressamente ad alcune attività correlate ad un processo di sana e prudente gestione dei rischi. Le fasi del <<Processo di risk management>> - come individuate dalle Linee guida 231 - sono le seguenti:
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Utilizzo del "Tool Risk Assessment 231"
Il TOOL GRC consente il raggiungimento di tali obiettivi, facilitando le complesse attività di risk assessment cui è obbligato il management e fornendo all'Organismo di vigilanza l'utilizzo di una piattaforma informatica dedicata, indispensabile allo svolgimento, con continuità e adeguato approfondimento, delle attività di vigilanza sul funzionamento e sull'adeguatezza del Modello 231.
La mappa dei "rischi 231" e dei relativi "protocolli" è resa prontamente disponibile all'interno dell'organizzazione attraverso l'utilizzo della Piattaforma, mettendo così in grado i diversi attori aziendali - ciascuno nel proprio ambito di responsabilità e attribuzioni (amministratori, manager, collegio sindacale, organismo di vigilanza) - di effettuare, con continuità e immediatezza, l'accesso alla Dashbord sui rischi di commissione dei reati-presupposto. In questo modo, tutti i soggetti coinvolti sono in grado di valutare l'accettabilità dei rischi e di adottare le azioni di miglioramento necessarie nel caso di superamento delle soglie di accettabilità definite dall'Organo amministrativo di vertice. |